Anche se sentiamo spesso dire che l’evoluzione dell’hardware degli smartphone ha subito un rallentamento negli ultimi anni, forse è corretto affermare che stiamo ancora assistendo ad alcune innovazioni in settori precedentemente non sfruttati, almeno per quanto riguarda la tecnologia della telefonia mobile.
Prendiamo ad esempio l’intelligenza artificiale: un tempo un concetto scientifico apparentemente distante, stiamo vedendo sempre più funzionalità di intelligenza artificiale integrate in molti prodotti hardware e software di livello consumer. Più di recente, abbiamo visto questo entrare in gioco da aziende come Google con il loro chipset Tensor G3 e l’ultimo chipset Snapdragon 8 Gen 3 di Qualcomm.
Sebbene entrambe le società puntino a risultati simili con funzionalità come l’intelligenza artificiale generativa, ad esempio, ci sono alcune differenze fondamentali su come questi vengono raggiunti.
Nuvoloso con possibilità di AI
Se hai guardato la presentazione dei prodotti Made by Google in ottobre, ci sono buone probabilità di aver sentito la parola “AI” menzionata durante tutto l’evento. Fin dall’inizio del chipset Tensor di prima generazione, è chiaro che Google era sulla strada per integrare sempre di più l’intelligenza artificiale nei suoi prodotti e servizi.
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Ciò è molto evidente con gli smartphones della serie Pixel 8, che sono alimentati dal SoC mobile Tensor G3. Funzionalità di fotoritocco come Magic Editor e Best Take sono rese possibili dal chip Tensor G3, anche se va notato che non funziona da solo: ad esempio, Magic Editor richiede agli utenti di eseguire il backup delle proprie foto online per poter funzionare. , indicando che la magia dell’intelligenza artificiale di Google avviene tramite il cloud.
Questo non vuol dire che la funzionalità AI di Tensor sia un espediente: fa comunque parte del lavoro, ma richiede l’aiuto dei server basati su cloud di Google per funzionare.
Entra il Drago
Al contrario, Snapdragon 8 Gen 3 di Qualcomm è in grado di elaborare attività di intelligenza artificiale generativa tutte sul dispositivo, il che significa che il chip – e a sua volta il telefono – fa tutto il lavoro pesante. Gli sforzi di Qualcomm verso l’intelligenza artificiale sul dispositivo sono arrivati da molto tempo, con l’azienda che lavorava sulla tecnologia molto prima del lancio dell’ottava generazione di terza generazione.
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Si ritiene inoltre generalmente che l’elaborazione dell’intelligenza artificiale sul dispositivo sia molto più conveniente rispetto alle alternative che richiedono che l’hardware funzioni insieme a un server basato su cloud; ciò significa anche un’elaborazione più rapida poiché tutti i carichi di lavoro coinvolti sono completamente locali, riducendo il tempo necessario per ottenere dagli utenti i risultati desiderati.
Dato che l’ottava generazione 3 è in grado di farlo, gli acquirenti possono aspettarsi che il loro smartphone di punta preferito sia dotato di nuove fantasiose funzionalità di intelligenza artificiale generativa, anche se c’è un problema.
Alcune considerazioni
Pertanto, ci sono alcune avvertenze sull’approccio di Qualcomm nel consentire ai produttori di hardware di dotare i propri dispositivi di funzionalità Ai integrate. In poche parole, sebbene la tecnologia sia disponibile sull’8 Gen 3, gli OEM dovranno comunque sviluppare le proprie app e software specifici per sfruttare appieno l’intelligenza artificiale sul dispositivo, il che aggiunge una sorta di barriera alla funzionalità.
D’altra parte, il metodo di Google con i suoi Pixel garantisce che le funzionalità del software siano già presenti, anche se c’è un compromesso significativo per quanto riguarda la velocità con cui il telefono può generare risultati, poiché metà del compito viene scaricato sul cloud. In ogni caso, Qualcomm lo ha dimostrato è possibile dotare gli smartphone di funzionalità di intelligenza artificiale generativa, senza ricorrere al cloud.
Detto questo, è sicuramente interessante vedere come le diverse aziende si stanno avvicinando alle funzionalità AI predisposte per i dispositivi mobili. A tutti gli effetti, molte delle attuali funzionalità dell’intelligenza artificiale sono ancora nelle fasi iniziali, anche se è sempre emozionante vedere come si sviluppano insieme all’hardware necessario per il loro funzionamento.
Il post Lo Snapdragon 8 Gen 3 ribalta l’approccio di Google all’intelligenza artificiale è apparso per la prima volta su MagicTech.