Mercoledì i titoli tecnologici di Wall Street sono aumentati notevolmente, con forti guadagni per le società di streaming dopo che Netflix ha perso meno abbonati di quanto temuto nel secondo trimestre.

L’S&P 500 era in rialzo dello 0,7% nella tarda mattinata di New York. Il Nasdaq Composite, ad alto contenuto tecnologico, ha aggiunto l’1,7%. Le azioni di Netflix sono aumentate di quasi il 7% dopo che la piattaforma video ha dichiarato martedì che il numero di abbonati era diminuito di 1 milione nei tre mesi fino a giugno, meglio della cifra di 2 milioni che aveva previsto in precedenza.

La società ha aggiunto di essere “fiduciosa e ottimista riguardo al futuro”, anche se le proiezioni degli abbonati per il terzo trimestre sono state inferiori alle aspettative degli analisti.

Scott Devitt, analista di Stifel, ha affermato che con l’emergere di segnali di stabilizzazione nella base di abbonati, “riteniamo che la prospettiva di un periodo prolungato di perdite di abbonati stia diventando sempre più improbabile”.

La mossa del prezzo delle azioni di Netflix mercoledì è rimbalzata sui mercati azionari statunitensi, spingendo al rialzo altri fornitori di film e streaming televisivo. Walt Disney ha guadagnato il 4%, così come la società musicale Spotify. Il business delle piattaforme di streaming e dell’hardware Roku ha aggiunto quasi l’8%. Tutti quei titoli erano scesi drasticamente sulla scia di un avvertimento di Netflix a fine aprile, in segno della percezione del gruppo come un elemento di supporto per il cambiamento del sentimento dei consumatori e delle finanze delle famiglie.

Altrove nei mercati azionari, mercoledì l’indicatore regionale Stoxx 600 europeo ha chiuso in ribasso dello 0,2 per cento.

I mercati del debito pubblico sono rimasti sostanzialmente stabili dopo il rally delle obbligazioni dell’eurozona all’inizio della sessione. Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni, visto come un indicatore degli oneri finanziari in tutta la zona euro, è sceso di 0,03 punti percentuali all’1,25% con l’aumento del prezzo. Il rendimento equivalente dei Treasury USA è rimasto piatto al 3,02%, mentre il rendimento dei gilt britannici a 10 anni è sceso di 0,04 punti percentuali al 2,14%.

Queste mosse sono arrivate in vista dell’attesissimo incontro di politica monetaria della Banca centrale europea giovedì. La BCE ha ampiamente segnalato che è pronta a sollevare i costi finanziari per la prima volta dal 2011 mentre affronta l’inflazione rovente.

I decisori dovrebbero discutere la possibilità di un aumento extra-large di 0,5 punti percentuali, uno scenario che riporterebbe il tasso sui depositi a zero per la prima volta dal 2014, ma gli analisti rimangono divisi sulla probabile portata dell’inasprimento.

“Non vedo 50 punti base domani”, ha affermato Sabrina Kanniche, economista senior di Pictet Asset Management. “Le prospettive di crescita sono peggiorate a causa del conflitto tra Ucraina e Russia e delle implicazioni per l’approvvigionamento di gas”.

L’euro è scivolato dello 0,2 per cento rispetto al dollaro, a poco più di $ 1,02.