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Fino ad ora, l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, è stato piuttosto riluttante a parlare di intelligenza artificiale. Durante le chiamate sugli utili aziendali si limitava a fare vaghe dichiarazioni su investimenti ponderati. Giovedì Cook ha cambiato rotta. Senza essere interpellato, ha dichiarato che l’intelligenza artificiale generativa rappresenta un’opportunità fondamentale per l’azienda. L’implicazione è ovvia: sta arrivando un iPhone con funzionalità di intelligenza artificiale generativa.
Non è chiaro come sarà esattamente. OpenAI e Anthropic offrono già chatbot con intelligenza artificiale generativa tramite app per smartphone. Apple potrebbe offrire un servizio più completo incorporando un assistente AI di terze parti nel suo sistema operativo. Oppure potrebbe costruirne uno proprio.
Nuovi prodotti dinamici sarebbero i benvenuti. A febbraio, la società ha lanciato il tanto atteso visore per realtà virtuale, Vision Pro. Ma il dispositivo non ha contribuito abbastanza ai ricavi trimestrali dell’azienda, pari a 90,8 miliardi di dollari, per compensare un calo del 10% nelle entrate dell’iPhone.
Apple non ha avuto un inizio anno piacevole. A marzo è stata denunciata dal Dipartimento di Giustizia americano, accusata di detenere il monopolio sugli smartphone. È in attesa dei risultati di una causa antitrust del DoJ contro Google che potrebbe mettere a repentaglio il pagamento che riceve per rendere Google il motore di ricerca predefinito sui suoi dispositivi. I documenti del tribunale mostrano che nel 2022 questo ammontava a 20 miliardi di dollari, pari a un quinto del reddito netto.
Alla fine dello scorso anno, Berkshire Hathaway di Warren Buffett, uno dei maggiori investitori di Apple, ha ridotto la propria partecipazione nella società. Buffett potrebbe essere in attesa di prove che l’intelligenza artificiale possa alimentare una nuova impennata nelle vendite di iPhone. Ma diamo un’occhiata al ritorno sul capitale investito, un parametro a cui è noto che è affezionato, e Apple sembra essere in buona forma. La misura della redditività sul debito e sul capitale investito è più di cinque volte superiore al costo medio ponderato del capitale. Anche questo è in aumento. Spostando il suo mix di attività verso i servizi, Apple ha mantenuto i margini in espansione anche quando le vendite sono diminuite.
Nel prossimo trimestre, Apple prevede che i ricavi crescano ancora una volta anno su anno, anche se a una sola cifra. La solida generazione di flussi di cassa liberi e l'enorme quantità di liquidità dell'azienda consentono di espandere il suo programma di riacquisto da 90 miliardi di dollari a 110 miliardi di dollari senza sudare troppo. Il cenno verso un iPhone AI ha aiutato il prezzo delle azioni a salire del 7% nelle negoziazioni after-hours. Maggiori dettagli sulla prossima fase degli smartphone dovrebbero spingerla ulteriormente avanti.