I futures su grano e mais scambiati a Chicago sono aumentati lunedì dopo il ritiro della Russia da un accordo che ha consentito il passaggio di milioni di tonnellate di grano attraverso l’Ucraina meridionale.

Il contratto di grano più pesantemente scambiato sul Chicago Board of Trade è salito del 5,5% a $ 8,70 per staio lunedì mattina, dopo aver toccato un massimo di circa $ 8,93 per staio all’inizio della giornata. I contratti di mais sono aumentati del 2,4% a $ 6,97 per staio.

Gli esperti avevano avvertito che il ritiro della Russia dall’accordo avrebbe colpito le nazioni più povere, con l’International Rescue Committee che avrebbe affermato che avrebbe “conseguenze catastrofiche” per le forniture alimentari.

Sabato, il Cremlino ha sospeso la sua partecipazione all’accordo sostenuto dalle Nazioni Unite con Kiev, accusando un attacco nel fine settimana alle navi in ​​un porto all’interno del territorio annesso all’Ucraina nel 2014, un ragionamento che quest’ultimo ha definito un “falso pretesto”.

In base all’accordo, Mosca aveva garantito il passaggio sicuro delle navi mercantili che trasportavano grano dai porti del Mar Nero precedentemente bloccati. La sospensione ha colpito immediatamente 218 navi, hanno affermato le autorità ucraine. Di questi, 95 avevano già lasciato i suoi porti, 101 erano in attesa di raccogliere il grano e 22 erano stati caricati e in attesa di salpare.

L’annuncio del Cremlino ha sorpreso i commercianti di grano e gli analisti che, pur dubitando che l’accordo di luglio sarebbe durato oltre la scadenza di metà novembre, non si aspettavano una risoluzione improvvisa.

Dennis Voznesenski, analista agricolo di Rabobank, ha affermato che l’impatto a breve termine della mossa russa è stato evidente nell’impennata dei prezzi, che potrebbe essere sostenuta se l’accordo non viene salvato.

L’Ucraina, nota da tempo come il granaio d’Europa, è il quinto esportatore mondiale di grano.

“Se sei un agricoltore ucraino, non hai incentivi a piantare più a lungo perché il mercato di esportazione è svanito”, ha affermato Voznesenski.

Gli analisti hanno affermato che la riunione del G20 a Bali tra due settimane potrebbe essere un momento chiave per i mercati del grano in quanto potrebbe allentare le tensioni.

Voznesenski ha aggiunto che la situazione è stata esacerbata da inondazioni e tempeste in Australia, un altro importante esportatore di grano.

La fornitura australiana avrebbe potuto fungere da cuscinetto contro l’aumento dei prezzi, ha affermato Voznesenski, ma il volume e la qualità del raccolto potrebbero essere stati colpiti, aumentando la compressione dei prezzi.