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Gli investitori bancari hanno buone ragioni per temere un ruolo sproporzionato per il Rassemblement National di estrema destra di Marine Le Pen nel prossimo governo francese. Hanno messo da parte queste preoccupazioni lunedì. Anche se RN è arrivato primo al primo turno con il 33,2 percento dei voti ed è stato il primo posto in circa 296 circoscrizioni, i mercati hanno risposto spingendo le azioni al rialzo, guidati da Société Générale e Crédit Agricole.
Il rally di sollievo è stato guidato dagli investitori che scommettevano che le possibilità che RN ottenesse una maggioranza assoluta fossero diminuite e che un parlamento in stallo potrebbe essere più probabile. Dovrebbero comunque procedere con cautela.
La Francia è già sotto lo sguardo della Commissione Europea, insieme ad altri, tra cui l'Italia, per il suo ampio deficit di bilancio. Una maggioranza RN probabilmente spingerebbe il deficit più in alto, con promesse a breve termine di aumentare la spesa pubblica. Ciò potrebbe significare condizioni finanziarie più restrittive per le aziende francesi in un momento in cui i tassi di interesse dovrebbero scendere. A più lungo termine, il partito di Le Pen prevede di annullare le riforme profondamente impopolari delle pensioni pubbliche messe in atto dal Presidente Emmanuel Macron. Anche senza una maggioranza parlamentare, quelle richieste potrebbero continuare a esercitare pressione sui prezzi dei titoli di Stato.
Quanto ottimista appaia la manifestazione di lunedì diventerà più chiaro man mano che si cercherà di presentare un'unità unita”fronte repubblicano” per contrastare RN procedere. L’affluenza alle urne e il grado di frammentazione delle votazioni al primo turno contribuiscono ad aumentare l’incertezza. Con un’affluenza al primo turno pari al 66%, la più alta dagli anni ’90, c’è un numero insolitamente elevato di candidati al terzo posto che vanno al secondo turno.
Allo stato attuale, ben 300 seggi su 504 potrebbero andare in ballottaggio a tre al secondo turno. RN deve vincerne circa 250 per ottenere la maggioranza assoluta.
I sinistri al terzo posto hanno in gran parte accettato di ritirarsi dal turno successivo per consolidare il voto anti-RN. L'alleanza di Macron ha fatto una garanzia meno esplicita di abbandonare i candidati al terzo posto dove ritiene di poterlo fare.
La forza del fronte repubblicano detterà l’esito del secondo turno. Ma l'ipotesi che i centristi si sposteranno a sinistra se si presentassero solo due candidati “potrebbe essere esagerata”, avverte Andrea Filtri di Mediobanca, riducendo la prevedibilità del secondo turno. D’altro canto, è logico presumere che gli elettori di sinistra convergano il loro voto verso il centro.
Le aspettative di un parlamento sospeso potrebbero allora essere eccessivamente ottimistiche. Ciò potrebbe lasciare il rally dei prezzi nei mercati francesi senza altra via d’uscita se non al ribasso.