Quel rumore è il tintinnio dei flute di champagne mentre gli oligarchi sotto sanzioni festeggiano, forse nelle loro ville mediterranee che si affacciano sui loro superyacht, proprio mentre infuria la guerra in Ucraina. La proprietà di quelle ville e yacht è in genere registrata a società di comodo con sede in giurisdizioni offshore che, a pagamento, non fanno troppe domande. Grazie a una sentenza della Corte di giustizia europea, cercare di individuare i veri proprietari di tali beni è diventato più difficile, con grande sollievo di oligarchi – e cleptocrati – sotto sanzioni ovunque.

La sentenza è un duro colpo per gli sforzi dell’UE di chiudere la cassa di guerra di Vladimir Putin attraverso sanzioni. Rintracciare i beni dorati che appartengono a persone sottoposte a sanzioni è stato possibile in parte grazie ai database nazionali che dettagliano i titolari effettivi delle società. I registri sono stati creati dopo un decennio di scandali – tra cui enormi quantità di denaro sottratte all’ex Unione Sovietica – che hanno fatto capire all’UE che le sue difese contro la criminalità finanziaria erano forti solo quanto il suo anello più debole.

La triste realtà è che le dolorose risorse degli investigatori sui crimini finanziari significano che le indagini ufficiali tendono solo a seguire le rivelazioni fatte da giornalisti o attivisti. L’ostruzione di tale trasparenza da parte della Corte di giustizia, sulla base della protezione del diritto alla privacy degli individui, sta facendo prendere atto alle giurisdizioni di tutto il mondo, comprese quelle che preferiscono operare nell’ombra. Sette paesi dell’UE, tra cui il Lussemburgo e l’Irlanda, hanno bloccato l’accesso ai loro registri dopo la sentenza.

A seguito di una contestazione da parte di una società lussemburghese e di un promotore immobiliare che temeva che i suoi dettagli pubblicamente disponibili lo rendessero vulnerabile a estorsioni e rapimenti, la Corte di giustizia ha dovuto valutare se la più recente direttiva antiriciclaggio di Bruxelles interferisse troppo con i diritti alla privacy e i dati regole di protezione. Ha riscontrato che la formulazione della direttiva era troppo vaga nel richiedere ai registri di rendere pubblicamente disponibili le informazioni sui veri proprietari delle società.

Il giudizio è senza dubbio una battuta d’arresto. Ma è più sfumato di quanto alcuni attivisti stiano ritraendo. La minimizzazione dei dati non è un cattivo principio a cui tendere con i registri pubblici. La sentenza non vieta automaticamente i registri dei beneficiari effettivi; ne limita l’accesso del pubblico in tutti i casi.

La Commissione europea dovrebbe ora rispondere con urgenza alla sentenza, insieme al suo lavoro su una sesta direttiva antiriciclaggio. La Corte di giustizia ha lasciato aperta la possibilità che coloro che hanno un “legittimo interesse” nei dati – giornalisti e ONG, ad esempio – mantengano l’accesso, forse su una base che a volte limita i dettagli. Il problema per la commissione è stato definire l’interesse legittimo. Sarà fondamentale lavorare con i sostenitori di entrambi i lati del dibattito: gli attivisti per la trasparenza e coloro che sono preoccupati per le incursioni nella privacy.

Companies House, il registro del Regno Unito, non dovrebbe essere interessata dalla sentenza; un dividendo Brexit che il governo dovrebbe strombazzare. Eppure non è certo un paradigma da seguire. Migliaia di aziende, molte utilizzate per scopi dubbi, si registrano ogni anno nel Regno Unito senza alcun controllo sui dettagli di base. Le informazioni devono essere aperte e verificate. La legislazione per aumentare la capacità e le risorse della Companies House per controllare le informazioni è ancora in sospeso, nonostante una presunta repressione dei compari del Cremlino.

Altri paesi dell’UE i cui registri non sono stati istituiti sotto gli auspici della direttiva, come la Slovacchia, sostengono che anche loro non dovrebbero essere interessati. Tali paesi possono spiegare che sono in gioco anche principi più ampi. Non da ultimo il vantaggio sociale di una società per azioni, piuttosto che operare a proprio nome, viene fornito con stringhe allegate e che la luce solare è il miglior disinfettante.