In seguito alla continua eliminazione da parte della Cina del software di proprietà occidentale e prodotti hardware dai suoi mercati, Apple ha recentemente rimosso WhatsApp e Threads – due delle più grandi piattaforme di chat e social media di Meta – dall'App Store in Cina. La decisione fa seguito a un mandato delle autorità che citano possibili problemi di sicurezza. Secondo una dichiarazione di Apple:
“Siamo obbligati a seguire le leggi dei paesi in cui operiamo, anche quando non siamo d’accordo… L’Amministrazione cinese del Cyberspazio ha ordinato la rimozione di queste app dal negozio cinese in base alle preoccupazioni sulla sicurezza nazionale. Queste app rimangono disponibili per il download su tutti gli altri negozi in cui appaiono”.
Detto questo, entrambe le app erano già bloccate in Cina e presumibilmente non venivano utilizzate molto dal pubblico. La Cina è nota per promuovere piattaforme di social media nazionali come “Weibo” e “WeChat”, per citarne un paio. Commentando questo sviluppo, Duncan Clark, presidente della società di consulenza sugli investimenti BDA China a Pechino, afferma:
“Causerà disagi ai consumatori e alle imprese (in Cina) che trattano con familiari, amici o clienti all’estero. Anche se utilizzano VPN per accedere alle app WhatsApp esistenti, queste col tempo diventeranno obsolete e richiederanno un aggiornamento”.
È interessante notare, però, che altri social media e app di chat tra cui Facebook, Instagram e Messenger (anch'essi di proprietà di Meta) sono ancora disponibili per il download per gli utenti iOS. Il colosso tecnologico di Cupertino ha perso un po' di terreno nel mercato cinese, a causa della pressione di marchi locali concorrenti come Huawei: si prevede addirittura che HarmonyOS di Huawei potrebbe detronizzare iOS nella regione, sulla base di recenti dati di mercato.
Fonte: CNN