Nei giovani e nei giovanissimi la salute mentale è sempre più a rischio. Complice un sistema sociale sempre più alienante e basato sull’apparenza, una scuola che non comprende le esigenze reali dei ragazzi e famiglie d’origine che spesso non sanno riconoscere i disagi, neanche quando esplodono. L’OMS ha stilato un rapporto quanto meno desolante sui problemi psichici in aumento tra gli under 19, un’età in cui la spensieratezza è praticamente data per scontata. Vediamo perché, purtroppo, non è affatto così.
Ansia e depressione, in aumento tra gli adolescenti
Negli ultimi anni, i casi di depressione e ansia scolastica, sociale e generalizzata tra gli under 19 si sono moltiplicati a dismisura. In tanti altri casi, sfortunatamente, questi disagi non vengono riconosciuti e non vanno dunque ad alimentare la casistica ufficiale. Sarebbero infatti molti di più i ragazzi e gli adolescenti che sperimentano quotidianamente tristezza cronica, insicurezza, tendenze autolesionistiche, disturbi comportamentali e alienazione sociale. Tanti anche i suicidi tra giovanissimi, spesso vittime di bullismo, abusi, cyberbullismo oppure aspettative troppo elevate da parte delle famiglie d’origine. Quali sono le cause di questa specie di “epidemia”? Tanti esperti danno la colpa al dilagare dei social network, che tengono i ragazzi lontani dai loro pari e li spingono a “nascondersi” dietro una maschera, profili apparentemente brillanti ma del tutto fasulli. Altri incolpano invece la cecità delle istituzioni, dalla scuola alla famiglia, e la mancanza di dialogo con una guida adulta, essenziale a questa età. Anche il covid ha contribuito ad allontanare i ragazzi dalla realtà, obbligandoli a troncare i rapporti con la società e a chiudersi in se stessi.
Tanti genitori ricorrono, spesso con successo, persino a integratori specifici di vitamine e sali minerali. Anche i rimedi tradizionali e la fitoterapia possono aiutare: molte piante hanno effetti scientificamente provati sul benessere psicofisico.
Cosa si può fare?
Innanzitutto parlare. Il dialogo è fondamentale, e aiuta i ragazzi ad aprirsi con qualcuno di fiducia – sia esso un genitore, un parente, un insegnante o il capo scout. Gli esperti consigliano ai genitori di portare i ragazzi in mezzo alla natura, far loro vivere nuove esperienze formative, come una vacanza o uno sport di gruppo, sicuro e divertente. Mantenere e coltivare un hobby – sia esso arte, sport o cucina – aiuta a sentirti parte di un gruppo, quello degli “appassionati di…” e invita a comunicare e a confrontarsi con i propri pari; infine, alimenta anche la propria autostima e spinge a impiegare il proprio tempo in maniera più costruttiva. Se il malessere è profondo, è tuttavia consigliabile ricorrere al parere di un esperto.
L’OMS mette in guardia: attenzione ai segnali
Molto spesso i segnali di un eventuale malessere sono ben visibili: l’importante è imparare a riconoscerli. Alcuni ragazzi si chiudono nella propria vita virtuale, evitando contatti con il mondo esterno. Altri diventano tutto a un tratto stranamente taciturni e scostanti; un atteggiamento che invece rappresenta una chiara richiesta di aiuto. Alcuni adolescenti si tuffano in esperienze rischiose, solo per provare il gusto della trasgressione e avere l’illusione di vivere la vita al 100%.