Ven. Nov 7th, 2025
A Lloyds branch in London

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Lloyds Banking Group sta tagliando centinaia di posti di lavoro e chiudendo il suo ufficio di Liverpool mentre la banca entra nella fase finale di un piano di crescita e digitalizzazione da 4 miliardi di sterline.

Mercoledì, in una serie di annunci rivolti al personale, il più grande istituto di credito al dettaglio del Regno Unito ha dichiarato che taglierà posti di lavoro e chiuderà l'ufficio a Speke, costringendo i 500 dipendenti che lavorano lì a spostarsi di circa 25 miglia fino a Chester.

Secondo due persone informate, la banca che conta più di 60.000 dipendenti dovrebbe procedere oggi a tagli di centinaia di posti di lavoro. Le riduzioni previste includono 163 licenziamenti in Inghilterra e Galles come parte del passaggio alla condivisione delle filiali per i clienti Lloyds e Halifax, ha affermato un'altra persona che ha familiarità con le discussioni, aggiungendo che ciò interesserà due direttori regionali e 40 dirigenti senior.

Lloyds ha dichiarato: “Per realizzare l’ambiziosa strategia che abbiamo lanciato nel febbraio 2022 e fornire un servizio migliore ai nostri clienti, stiamo trasformando la nostra attività”.

Ha aggiunto che il cambiamento significa non solo “creare nuovi ruoli e migliorare le competenze dei colleghi in alcune parti dell’azienda, ma anche dover dire addio a persone di talento che hanno contribuito al successo del gruppo in passato. Laddove purtroppo ciò dovesse accadere, faremo tutto il possibile per supportarli con i cambiamenti recentemente annunciati”.

“La proposta di chiusura del grande centro del Lloyds Banking Group a Liverpool Speke è un errore enorme”, ha affermato Dominic Hook, funzionario nazionale di Unite. “L’impatto sulle centinaia di dipendenti e sulla regione sarà significativo e del tutto inutile”.

L'ufficio di Liverpool dei Lloyds è un grande contact center che si occupa di frodi e servizi ai clienti. La chiusura è arrivata come parte di una serie di annunci diffusi in tutto il gruppo mercoledì.

Nel 2022, i Lloyds hanno intrapreso un piano di investimenti quinquennale da 4 miliardi di sterline, guidato dall’amministratore delegato Charlie Nunn, volto ad aumentare le entrate che non si basano sui tassi di interesse e a digitalizzare le sue operazioni per ridurre i costi e migliorare i rendimenti.

Nell’ambito di tale impegno, ha già rivisto 2.500 posti di lavoro e nel 2023 ha avviato una serie di tagli di posti di lavoro.