Ven. Nov 14th, 2025
I prezzi del gas europeo hanno raggiunto il picco annuale a causa dell’interruzione della produzione norvegese

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I prezzi del gas europeo sono saliti al livello più alto dell’anno, poiché un’interruzione della produzione nel fornitore chiave della Norvegia esacerba le preoccupazioni del mercato per le tensioni in Medio Oriente.

Il principale punto di riferimento del gas in Europa, il Title Transfer Facility, negoziato ad Amsterdam, venerdì è aumentato di oltre il 2%, superando i 43 euro per megawattora, il livello più alto da dicembre dello scorso anno.

L’aumento avviene nonostante il livello insolitamente elevato di gas negli impianti di stoccaggio nell’UE, che sono quasi pieni, e sottolinea la continua sensibilità della regione alle interruzioni della fornitura dopo essersi in gran parte liberata dal gas russo in seguito all’invasione dell’Ucraina nel 2022.

“Il nervosismo del mercato sta avendo i suoi effetti”, ha detto Yuriy Onyshkiv, analista senior del gas presso LSEG.

L’interruzione in Norvegia è iniziata martedì, quando la società energetica statale Equinor ha dichiarato che la produzione di gas in una delle sue piattaforme era stata interrotta a seguito di un allarme fumo in un impianto elettrico. La società ha affermato che “la riduzione delle esportazioni di gas derivante da questo incidente non avrà alcuna conseguenza sugli impegni che abbiamo preso nei confronti dei nostri clienti”.

La Norvegia ha soppiantato la Russia come principale fornitore di gas dell’UE, fornendo circa il 30% delle importazioni complessive del blocco.

L’Europa ha anche sostituito le forniture di gasdotti russi con importazioni di gas naturale liquefatto via mare. Questi ultimi sono sensibili alle tensioni tra Israele e Iran, dato che il 20% delle forniture globali di GNL passa attraverso lo Stretto di Hormuz.

L’Europa deve anche competere con l’Asia per le limitate forniture di GNL, il che spesso fa salire i prezzi del gas.

Laura Page, LNG insight manager presso la società di analisi delle materie prime Kpler, ha affermato che i trader stanno guardando anche al futuro delle consegne di gasdotto russo all’Europa attraverso l’Ucraina. Quella rotta rappresenta ancora circa il 5% delle forniture di gas dell'UE, ma l'accordo tra Ucraina e Russia per consentire il trasporto del gas terminerà alla fine di dicembre. I commercianti si aspettano che non venga firmato alcun nuovo accordo.

Nonostante i recenti aumenti, i prezzi del gas rimangono ben al di sotto dei livelli di oltre 300 €/MWh toccati durante la crisi seguita allo scoppio della guerra in Ucraina.