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Il governatore della banca centrale slovacca Peter Kažimír è stato risparmiato dal processo per presunta corruzione grazie alle riforme al codice penale introdotte dal suo vecchio alleato politico, il primo ministro Robert Fico.
Giovedì la Corte Suprema della Slovacchia ha concesso una tregua all'ultimo minuto al banchiere centrale, stabilendo che il suo caso era coperto dalle revisioni di Fico alla prescrizione che i critici hanno denunciato come un indebolimento dello stato di diritto.
I pubblici ministeri avevano accusato Kažimír di aver svolto il ruolo di intermediario in una tangente pagata a un ex alto funzionario fiscale nel periodo in cui Kažimír era ministro delle finanze nella precedente amministrazione Fico.
Kažimír è stato poi nominato governatore della Banca nazionale slovacca nel 2019, inserendolo nel principale organo di fissazione dei tassi di interesse della Banca centrale europea. Prima di passare dal gabinetto di Fico a governatore della banca centrale, Kažimír era anche un membro anziano del partito Smer al governo di Fico.
Il governo di coalizione di Fico all'inizio di quest'anno ha promosso riforme per ridurre significativamente le pene per crimini che vanno dal furto alla corruzione e alla frode, oltre a restringere il periodo di tempo consentito per avviare procedimenti giudiziari.
La decisione della Corte Suprema di giovedì ha confermato che ciò si applica all'accusa di Kažimír, escludendo un giudice della corte di grado inferiore che ha ritenuto che avrebbe dovuto ancora essere processato perché il caso era stato aperto prima che Fico revisionasse il codice.
Le modifiche facevano parte di una più ampia revisione giudiziaria che ha comportato anche la chiusura da parte di Fico di una procura anti-corruzione. A luglio la Commissione europea ha costretto i legislatori di Fico a modificare nuovamente il codice penale, ma solo per ripristinare le pene detentive e altre gravi sanzioni per i reati che coinvolgono i fondi dell'UE.
Kažimír ha ripetutamente negato ogni addebito. Il suo avvocato, Ondrej Mularčík, ha dichiarato giovedì al MagicTech che “la decisione della Corte Suprema ha unificato le opinioni divergenti sulla prescrizione nella Repubblica slovacca”. Di conseguenza, ha aggiunto, “il procedimento giudiziario contro il signor Kažimír è prescritto”.
L'allora primo ministro slovacco Eduard Heger e la presidente filo-UE Zuzana Čaputová avevano esortato Kažimír a dimettersi l'anno scorso dopo che un giudice lo aveva multato per il suo ruolo nel caso di corruzione. Ma Kažimír ha respinto le richieste di dimissioni e ha presentato ricorso contro la decisione del tribunale.
La decisione della Corte Suprema è inoltre destinata a offrire una tregua ad altri importanti imputati legati a Fico. Tra loro c'è Peter Žiga, vicepresidente del parlamento ed ex ministro dell'economia, che ha anche respinto le accuse di corruzione.