Un investitore di Hong Kong ha presentato una richiesta di risarcimento da 100 milioni di dollari contro lo sviluppatore cinese Kaisa, segnalando la crescente pressione legale sulle società immobiliari che lo scorso anno sono fallite sui loro debiti internazionali durante una crisi di liquidità a livello di settore.

In un deposito a New York, Oasis Capital Management ha affermato di non aver ricevuto alcun rimborso e di essere dovuta a $ 102 milioni in capitale e interessi, citando quattro obbligazioni Kaisa del valore di $ 90 milioni.

Kaisa, il secondo sviluppatore cinese più fortemente indebitato dopo Evergrande nei mercati offshore, è andato in default alla fine del 2021 mentre lottava per ridurre la sua vasta leva finanziaria.

La mancanza di progressi in una serie di ristrutturazioni prolungate ha frustrato gli investitori internazionali, che hanno spesso minacciato azioni legali in risposta ai ritardi. Kaisa non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

Evergrande, che ha 300 miliardi di dollari di passività, di cui circa 20 miliardi detenuti da investitori internazionali, ha ripetutamente mancato le scadenze per fornire un piano di ristrutturazione. La società sta incontrando questa settimana gli investitori a Hong Kong per aggiornarli sui suoi progressi.

L’incontro si svolge in un momento in cui la continua debolezza del mercato immobiliare sta trascinando al ribasso l’economia cinese. Le autorità stanno lavorando per rilanciare la crescita allentando le politiche, parte di uno sforzo più ampio per rilanciare l’economia dopo anni di restrizioni dovute alla pandemia.

Pechino ha introdotto le sue cosiddette misure delle “tre linee rosse” per ridurre la leva finanziaria nel 2020, che si sono aggiunte alle pressioni di liquidità sugli sviluppatori. Ma alla fine dell’anno scorso ha rilasciato nuove linee di credito dalle banche statali per le società immobiliari che considera “di alta qualità”, dando agli sviluppatori l’accesso al credito tanto necessario.

Il settore immobiliare cinese fornisce più di un quarto della crescita economica nella seconda economia più grande del mondo, che si è indebolita a causa degli effetti combinati della crisi e dell’impatto delle politiche anti-Covid del paese prima che venissero allentate il mese scorso.

Gli sviluppatori che non sono andati in default, come Country Garden, il più grande in Cina per vendite, devono ancora fare i conti con le imminenti scadenze obbligazionarie.

Fitch, l’agenzia di rating, ha affermato questa settimana che il sentimento offshore nei confronti del settore immobiliare cinese “rimane debole” e che i mercati primari sono “fuori dalla portata di quasi tutti gli sviluppatori cinesi”.