I maggiori istituti di credito americani hanno superato ancora una volta gli stress test annuali della Federal Reserve. Le banche nel test di quest’anno hanno dimostrato (sulla carta) di avere abbastanza capitale per resistere a un cocktail di shock economici e di mercato. Questi includono un tasso di disoccupazione del 10%, un crollo del 40% dei prezzi degli immobili commerciali e un crollo del 55% dei prezzi delle azioni.

Per gli investitori bancari spaventati dai crescenti timori di recessione, i nervi saranno calmati dallo scenario della Fed. Ciò presuppone 612 miliardi di dollari di perdite collettive, molto più estreme di quanto previsto dagli economisti per il prossimo anno. Sfortunatamente, ricevere un voto positivo non incoraggerà necessariamente tutte le banche a riversare più denaro sui propri azionisti tramite dividendi e riacquisti di azioni.

Alcune banche hanno finito per andare meglio di altre nel test. I perdenti includono le banche di Wall Street con grandi operazioni bancarie al dettaglio: JPMorgan, Bank of America e Citigroup. Questi ora hanno requisiti patrimoniali che sono quasi l’1% in più rispetto a prima.

Ciò significa che potrebbero dover aumentare i loro rapporti target interni e trattenere i riacquisti di azioni per aumentare i loro rapporti Common Equity Tier 1. Non c’è bisogno di aspettarsi tagli ai dividendi. Ma è anche improbabile che questi pagamenti aumentino materialmente.

La prossima settimana, le banche inizieranno a delineare l’entità dei loro programmi di restituzione del capitale per quest’anno. Gli investitori faranno bene a temperare le loro speranze di pagamenti eccezionali. Goldman Sachs ora prevede che le tre banche restituiranno 35 miliardi di dollari in dividendi combinati e riacquisti di azioni quest’anno. Questo è ben al di sotto dei 66 miliardi di dollari che aveva stanziato a matita all’inizio di gennaio.

Nonostante il rally di venerdì, le azioni dei big Six – JPMorgan, Bank of America, Morgan Stanley, Goldman Sachs, Wells Fargo e Citi – sono scese di circa un quarto quest’anno. Solo JPMorgan, BoA e Morgan Stanley negoziano al di sopra dei loro valori contabili. Senza il richiamo di pagamenti maggiori, aspettati che gli azionisti bancari mettano alla prova i propri livelli di stress.