Gestire un’azienda tecnologica cinese è una proposta sempre più complicata. Gli Stati Uniti hanno inserito altri 36 gruppi cinesi nella loro lista nera commerciale, limitando l’accesso a chip e tecnologie avanzate. Del gruppo, Cambricon, la risposta cinese a Nvidia, è uno da tenere d’occhio.

Il cosiddetto elenco di entità limita di fatto la vendita di tecnologie statunitensi critiche a società tra cui il più grande produttore cinese di chip di memoria flash, Yangtze Memory Technologies Corp, e la sua filiale giapponese. Nell’elenco figurano anche Semiconductor Manufacturing International Corporation, ChangXin Memory Technologies e Shanghai Micro Electronics Equipment Group. Insieme, questi quattro rappresentano la maggior parte dell’industria cinese dei chip.

Tuttavia, l’impatto maggiore sul futuro tecnologico della Cina potrebbe provenire da un’azienda molto più piccola e meno conosciuta. Il progettista di chip locale Cambricon Technologies sviluppa chip per processori di intelligenza artificiale per aziende che spaziano dalla finanza, all’energia e alla produzione.

I chip progettati da Cambricon sono fondamentali per un’ampia gamma di tecnologie, dalle auto a guida autonoma ai servizi cloud. I divieti di esportazione di chip statunitensi hanno già interrotto l’offerta per i chip AI di punta di Nvidia, che una volta rappresentavano oltre il 95% del mercato locale cinese. Ciò lascia a Cammbricon un ampio vuoto da colmare.

La lista nera ostacola la sua possibilità di approfittare della situazione. Cambricon non sarà in grado di utilizzare la proprietà intellettuale avanzata del progettista di chip britannico Arm. Arm ha già stabilito che gli Stati Uniti e il Regno Unito non approveranno le licenze per esportare tecnologia avanzata in Cina. Inoltre, la produzione di chip avanzati non sarà possibile senza l’accesso alla TSMC di Taiwan e alla Samsung della Corea del Sud, nessuna delle quali probabilmente ignorerà le sanzioni statunitensi.

Cammbricon era considerata la start-up più promettente nel settore locale dei semiconduttori quando è stata quotata nel 2020. Ma le azioni sono scese di tre quarti dal suo debutto. I margini operativi rimangono negativi, nonostante il suo forte record di sviluppo di chip per gruppi tecnologici locali come Alibaba e utilizzato in oltre 100 milioni di telefoni e server. Il divieto degli Stati Uniti significa che non vi è alcuna prospettiva di un rapido recupero del prezzo delle azioni.