L’economia dei creatori avrebbe dovuto soppiantare i tradizionali modelli di business dei media e dell’intrattenimento. Invece di essere assunti per lavorare per un’azienda, scrittori, comici, registi e altri creatori di contenuti potrebbero rivolgersi direttamente al loro pubblico, addebitando un abbonamento per l’accesso al loro lavoro. Le piattaforme hanno facilitato la pubblicazione e i pagamenti e hanno ricevuto in cambio una riduzione delle entrate. Patreon, Substack, Cameo e OnlyFans si sono ritagliati la propria nicchia.

Ma proprio come nell’economia reale, l’inflazione sta colpendo duramente l’economia creatrice. La concorrenza per i contenuti è agguerrita. Patreon, start-up di piattaforma di creatori con sede a San Francisco, è cresciuta fino a impiegare più di 450 persone prima di prendere la decisione questa settimana di tagliare la propria forza lavoro di quasi un quinto.

L’amministratore delegato Jack Conte attribuisce i tagli ai posti di lavoro a un “rallentamento economico più ampio”. Ma potrebbe anche essere più difficile iscrivere nuovi podcaster, blogger e artisti. Sempre più società di social media si offrono di pagare direttamente i creatori. TikTok ha il suo Creator Fund, ad esempio. Offrono anche un pubblico potenziale più ampio.

Patreon, che prende di mira gli artisti rispetto agli influencer, ha speso somme crescenti per il marketing stesso per creare una scuderia di oltre 250.000 creatori. Questi creatori pagano fino al 12% del loro reddito più una commissione di elaborazione dei pagamenti. I blocchi hanno inviato più artisti online, insieme al loro pubblico. Ciò ha sollevato i numeri degli utenti di Patreon.

Creato nel 2013, Patreon ha raccolto fondi con una valutazione di $ 4 miliardi l’anno scorso, più del triplo del suo valore precedente. Il denaro è stato stanziato per una rapida espansione. Aveva in programma di raddoppiare le dimensioni fino a raggiungere oltre 1.000 dipendenti entro la fine del 2022. Aveva progetti su contenuti, video e forse criptovalute più internazionali.

Conte ha ragione sul fatto che gli investitori delle società tecnologiche private si stiano ritirando. I finanziamenti sono diminuiti negli ultimi due trimestri, secondo i dati di CB Insights. Nell’ultimo trimestre, il finanziamento globale è stato di 108,5 miliardi di dollari, la somma trimestrale più bassa dall’inizio del 2021. Ma anche il ritorno dell’intrattenimento di persona e la competizione per i creatori di contenuti stanno trascinando Patreon. Quella che sembrava una semplice premessa – collegare i creatori al loro pubblico – si sta rivelando costosa.