Amazon ha raggiunto un accordo finale con le autorità di regolamentazione antitrust dell’UE per le preoccupazioni relative all’utilizzo di dati compromessi dai rivali, in una mossa che chiuderà due delle indagini di più alto profilo a Bruxelles.

Il gruppo statunitense di e-commerce si è impegnato ad aumentare la visibilità dei prodotti concorrenti riservando loro parità di trattamento sulla “buy box” di Amazon, che genera la maggior parte degli acquisti sul sito. Creerà anche un’offerta in primo piano alternativa per quegli acquirenti in cui la velocità di consegna è meno importante.

La Commissione europea prevede di annunciare l’accordo il 20 dicembre, secondo quattro persone con conoscenza diretta dei tempi. Tuttavia, hanno avvertito che la data potrebbe ancora cambiare all’ultimo minuto.

Gli impegni, che rimarranno in vigore per cinque anni, sono stati “testati sul mercato” con i rivali e concordati con i funzionari dell’UE, hanno affermato queste persone. “C’è ben poco da discutere”, ha detto una persona con conoscenza del processo.

La mossa rappresenta una vittoria per l’UE in quanto servirà da modello per la conformità del gruppo tecnologico al nuovo Digital Markets Act, un atto legislativo volto a frenare il potere delle Big Tech.

Significa anche che Amazon eviterà accuse formali di violazione del diritto dell’UE e una multa elevata fino al 10% delle entrate globali.

Il DMA è la prima grande revisione delle regole che governano i gruppi tecnologici in più di due decenni. Stabilisce nuovi obblighi per le grandi piattaforme online per garantire parità di trattamento ai dati, vietando la cosiddetta autopreferenza in base alla quale un’azienda classifica i propri prodotti prima dei concorrenti sul proprio mercato.

L’accordo di Amazon con Bruxelles arriva tre anni dopo che le autorità di regolamentazione dell’UE hanno aperto un’indagine sulle presunte pratiche anticoncorrenziali del gruppo nel modo in cui gestisce i dati dei concorrenti.

Come parte dell’accordo, Amazon consentirà ai venditori che utilizzano il suo programma di abbonamento Prime di scegliere qualsiasi società di logistica e negoziare direttamente i termini, invece di essere vincolati all’utilizzo dei servizi logistici di Amazon.

L’accordo fornisce il primo assaggio di come le aziende tecnologiche globali seguiranno la nuova legislazione digitale dell’UE.

Chris Meyers, consigliere generale associato di Amazon, ha dichiarato lunedì a una conferenza che gli impegni erano in linea con il modo in cui il gruppo intendeva conformarsi alle nuove regole di Bruxelles.

“L’impegno specifico che abbiamo proposto, e che riteniamo soddisfi anche gli obblighi del DMA, è davvero l’approccio che adotteremo nell’ambito del DMA”, ha affermato.

Amazon ha rifiutato di commentare martedì, ma ha indicato una precedente dichiarazione della società, che affermava “mentre nutriamo serie preoccupazioni per il DMA che prende di mira ingiustamente Amazon (. . .) ci siamo impegnati in modo costruttivo con la commissione”.

La commissione ha rifiutato di commentare.