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Tata, il più grande conglomerato indiano, fa di tutto, dalla consulenza IT alla produzione automobilistica. Un’ulteriore prova della sua onnipresenza è arrivata giovedì con la quotazione di successo di Tata Technologies. Le azioni della prima società Tata ad essere quotata in borsa in quasi due decenni sono aumentate fino al 180%, valutando il gruppo a 7 miliardi di dollari.
Il mercato azionario indiano è ai massimi storici. Gli investitori globali ora vedono la nazione più popolosa del mondo come una proposta migliore rispetto alla Cina, dove la crescita è in ritardo.
Con l’aumento delle allocazioni all’India, l’accordo serve a evidenziare alcune delle peculiarità del mercato. Grandi sbalzi del prezzo delle azioni sono comuni al debutto. Para Defense, quotato nel 2021, è aumentato di quasi il 200% al suo debutto. Delle quattro recenti IPO indiane che hanno registrato guadagni iniziali a tre cifre, tutte hanno registrato forti arretramenti nei primi mesi di negoziazione.
Le strutture proprietarie indiane lasciano gli azionisti di minoranza alla mercé dei potenti capitani d’industria. La metà delle azioni delle prime 500 aziende sono nelle mani dei fondatori e dei proprietari di controllo. Alla Tata Technologies il mercato deterrà solo il 15% delle azioni in circolazione.
Le radici di Tata Technologies affondano nell’ufficio di ricerca e progettazione di Tata Motors. Le specializzazioni del gruppo nei servizi di ingegneria del prodotto abbracciano anche l’industria pesante e il settore aerospaziale.
Il gruppo è stato quotato a un rapporto prezzo/utili a termine di circa 22 volte e si è stabilizzato vicino a 50 volte. Il rivale in più rapida crescita KPIT Technologies viene scambiato con un multiplo P/E di 65 volte.
Entrambi i gruppi sono fortemente esposti allo sviluppo di veicoli elettrici. Presso Tata Technologies, i ricavi diretti dei veicoli elettrici rappresentano circa un terzo del totale e sono in crescita.
I rendimenti medi delle azioni indiane sono superiori alla media globale pari al 16%, osserva Barclays. Di conseguenza le valutazioni tendono ad essere più alte. L’indice Nifty 50 è ai massimi storici, ma il P/E forward di 19 volte è inferiore ai massimi del 2021.
L’India si sta posizionando come un membro chiave del gruppo di nazioni del Sud del mondo. La tendenza deve andare oltre ed è quella che gli investitori dovrebbero seguire.