L’amministratore delegato e il presidente di lunga data di Capricorn Energy sono tra i sette amministratori che lasciano il consiglio del gruppo scozzese di petrolio e gas mentre ammettono la sconfitta a seguito di una battaglia con l’investitore attivista Palliser Capital.

Cinque amministratori, tra cui la presidente del Capricorno Nicoletta Giadrossi e Simon Thomson, che è stato amministratore delegato per più di un decennio, lasceranno il consiglio con effetto immediato. Altri due direttori, tra cui il chief financial officer James Smith, intendono andarsene prima del 1° febbraio.

Lo sgombero lascerà solo due membri del consiglio esistenti, Catherine Krajicek ed Erik Daugbjerg. Arriva in risposta a una campagna lanciata da Palliser a dicembre, che mira in ultima analisi a contrastare la fusione pianificata di Capricorn con il gruppo israeliano di gas naturale NewMed Energy.

Palliser, che detiene quasi il 7% delle azioni di Capricorn, vuole invece che gran parte dei 700 milioni di sterline del gruppo petrolifero e del gas siano distribuiti agli azionisti.

Capricorn ha concordato un collegamento con NewMed a settembre dopo che molti dei suoi maggiori investitori, tra cui Palliser, si erano opposti a un precedente accordo con l’esploratore e produttore di petrolio focalizzato sull’Africa Tullow Oil.

Palliser aveva convocato un’assemblea generale straordinaria, prevista per il 1° febbraio, originariamente lo stesso giorno in cui l’affare NewMed doveva essere sottoposto al voto degli azionisti, per rimuovere i sette amministratori.

Quell’incontro è ancora programmato poiché Palliser ha proposto di sostituire i direttori estromessi con altri sei candidati tra cui Christopher Cox, l’ex amministratore delegato della divisione di produzione di petrolio e gas di Centrica Spirit Energy, e Hesham Mekawi, ex presidente regionale per il Nord Africa a BP.

Palliser ha sostenuto che i suoi candidati preferiti consentirebbero a un consiglio aggiornato di effettuare una “rivalutazione completa” della strategia aziendale di Capricorn, anche se il voto sull’accordo NewMed dovrebbe ancora svolgersi il 22 febbraio.

Le opzioni del Capricorno si erano ridotte nelle ultime settimane dopo altri grandi azionisti si sono schierati a sostegno delle proposte di Palliser e dei gruppi consultivi per delega aziendale ISS e Glass Lewis consigliato altri investitori votare contro l’accordo NewMed.

NewMed ha dichiarato martedì che date “le dimissioni della maggior parte dei membri del consiglio di Capricorno, la partnership stima che la probabilità di chiusura della transazione sia notevolmente diminuita”.

Le partenze del consiglio segnano una triste fine in particolare per il mandato di Thomson al Capricorno. Ha guidato la società con sede a Edimburgo, precedentemente nota come Cairn Energy, attraverso una complessa e protratta controversia fiscale da 1 miliardo di dollari con il governo indiano che a un certo punto ha visto il gruppo avviare procedimenti legali negli Stati Uniti volti a sequestrare jet appartenenti alla compagnia aerea nazionale indiana. La controversia si è conclusa nel 2021.

Capricorn ha affermato che sia Thomson che Smith rimarranno temporaneamente nei loro ruoli dirigenziali per “garantire la continuità della governance, la supervisione delle operazioni e gli obblighi di rendicontazione”.